CELL 39 3279105006 per consulenza per diritto all’oblio in conformità del Regolamento Generale Protezione Dati dell'Unione Europea (GDPR)

Diritto all’oblio: come sparire e cancellare il proprio nome online

Diritto all’oblio: come sparire e cancellare il proprio nome online
5
(3)

Introduzione: Nell’era digitale, dove le informazioni viaggiano a una velocità sorprendente e la nostra presenza online assume un ruolo sempre più rilevante, il concetto di “diritto all’oblio” si è fatto strada nelle discussioni sulla privacy e la gestione della propria reputazione. In questo articolo esploreremo il concetto di diritto all’oblio, il processo per eliminare il proprio nome e le informazioni personali online, nonché le misure legali e pratiche che possono essere adottate per tutelare la propria privacy e reputazione.

Il diritto all’oblio e la tutela della privacy: Il diritto all’oblio rappresenta il diritto di un individuo di richiedere la rimozione o l’oblio di informazioni personali che non sono più rilevanti o necessarie nel contesto attuale. Questo diritto trova le sue radici nell’Unione Europea, dove è stato riconosciuto come un elemento chiave per la tutela della privacy dei cittadini. L’obiettivo principale è consentire alle persone di controllare le informazioni che circolano su di loro e di proteggere la loro reputazione.

teal flag under cloudy sky

La legge e le autorità competenti: Nel contesto dell’Unione Europea, l’Agenzia Garante per la Protezione dei Dati Personali ha un ruolo importante nella definizione delle regole e dei criteri per l’applicazione del diritto all’oblio. Attraverso le proprie linee guida, l’autorità fornisce indicazioni su come le richieste di cancellazione dei dati personali devono essere gestite e valutate.

Le notizie negative, la diffamazione e la fase di togliere: Spesso, le notizie negative o lesive pubblicate online possono danneggiare seriamente la reputazione di una persona. In alcuni casi, queste notizie possono essere diffamatorie e costituire un’offesa. Il diritto all’oblio offre la possibilità di richiedere la cancellazione di tali informazioni quando non sono più rilevanti o quando violano la dignità o la reputazione dell’individuo coinvolto. Tuttavia, la rimozione di informazioni diffamatorie può essere una fase complessa e richiedere l’intervento di un avvocato specializzato in diritto dell’informazione.

I link e gli URL: Gran parte delle informazioni pubblicate online sono accessibili tramite link e URL. Quando si richiede la cancellazione di determinati contenuti, è fondamentale considerare anche la rimozione dei link correlati. Ad esempio, se una notizia negativa viene rimossa da una fonte, ma il link a quella notizia è ancora presente su altri siti o motori di ricerca, l’effetto desiderato potrebbe non essere raggiunto. Pertanto, è necessario prestare attenzione ai collegamenti esterni che possono perpetuare la diffusione di informazioni indesiderate.

Il ruolo di Google e il modulo di rimozione: Google, come uno dei principali motori di ricerca al mondo, ha introdotto un sistema per gestire le richieste di rimozione dei link dannosi per la reputazione di una persona. Attraverso un modulo di rimozione, gli individui possono presentare una richiesta per l’eliminazione di determinati link o URL dai risultati di ricerca di Google. Tuttavia, è importante notare che Google valuterà attentamente ogni richiesta e prenderà in considerazione diversi fattori, come l’interesse pubblico, prima di procedere con la rimozione.

L’importanza di un’agenzia o di un online reputation manager: Quando si tratta di gestire la propria reputazione online e richiedere la cancellazione di informazioni dannose, può essere utile rivolgersi a un’agenzia specializzata o a un online reputation manager. Questi professionisti hanno l’esperienza e le competenze necessarie per affrontare situazioni complesse legate alla reputazione online. Possono aiutare nell’identificazione delle fonti di informazioni dannose, nella formulazione di richieste di rimozione mirate e nel monitoraggio continuo della presenza online.

Conclusioni: Il diritto all’oblio rappresenta un’importante misura per proteggere la privacy e la reputazione delle persone nell’era digitale. Se si desidera sparire e cancellare il proprio nome online, è fondamentale comprendere i diritti e le procedure legate al diritto all’oblio. Tuttavia, bisogna considerare che ogni situazione è unica e richiede un’analisi dettagliata delle circostanze specifiche. Pertanto, è consigliabile consultare un avvocato specializzato in diritto dell’informazione o un’agenzia di gestione della reputazione online per ottenere un supporto adeguato e personalizzato.


Il diritto all’oblio è un diritto che consente alle persone di essere dimenticate al fine di preservare la propria reputazione. Consiste nella possibilità di richiedere la rimozione di informazioni obsolete o non più rilevanti, come notizie o contenuti, al fine di ridurre le conseguenze negative derivanti da tali informazioni. Gli utenti possono richiedere la rimozione dei link alle notizie e ai contenuti web che non sono più considerati rilevanti ai fini del diritto di cronaca.

Nel contesto del diritto comunitario, il diritto all’oblio conferisce alle persone il diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati personali che non sono più giustificati dalle finalità per le quali sono stati raccolti. Questo può avvenire quando l’interessato ha revocato il consenso al trattamento dei dati personali o quando le finalità per le quali sono stati ottenuti sono cambiate. Ad esempio, un minore che diventa maggiorenne può decidere di revocare le informazioni che lo riguardano e che sono state diffuse su Internet anni prima.

Il diritto all’oblio permette la rimozione delle informazioni relative a condanne penali e ad altri eventi dannosi per la reputazione, a meno che ciò sia giustificato dal diritto di cronaca. Nel corso del tempo, infatti, la rilevanza di tali fatti diminuisce e il diritto di cronaca li riporta alla dimensione di fatti privati.

Questo diritto consente di controllare la circolazione delle informazioni che riguardano i cittadini comunitari e che influiscono sulla loro reputazione.

Tuttavia, il diritto all’oblio deve essere bilanciato con il diritto all’informazione. Il diritto alla cronaca giornalistica si basa sulla rilevanza pubblica di una notizia. Con il passare del tempo, l’interesse pubblico per una notizia diminuisce, poiché lo scopo informativo è stato raggiunto.

Internet ha introdotto nuove sfide per il diritto all’oblio. La rete è una memoria infinita e molte informazioni rimangono memorizzate nel tempo. Trovare un equilibrio tra diritto all’oblio e diritto all’informazione è una sfida complessa.

Google ha introdotto un sistema per richiedere la rimozione dei link dannosi per la reputazione personale. Gli utenti possono compilare un modulo online per segnalare i link che desiderano rimuovere dai risultati di ricerca di Google. Tuttavia, Google ha il potere di accettare o respingere tali richieste.

Se la richiesta viene respinta, è possibile rivolgersi all’autorità nazionale per la protezione dei dati personali o all’autorità giudiziaria. In caso di offesa alla reputazione, è possibile presentare un reclamo per diffamazione e, se appropriato, richiedere il risarcimento dei danni.

È importante notare che la richiesta di rimozione dei dati personali su Google è valida solo per i risultati della nazione in cui viene presentata la richiesta. Per estendere la rimozione a livello globale, è necessario presentare la richiesta anche.

How useful was this post?

Click on a star to rate it!

We are sorry that this post was not useful for you!

Let us improve this post!

Tell us how we can improve this post?

No votes yet.
Please wait...
Voting is currently disabled, data maintenance in progress.